GUIDE STELLARI EP. 07 - LA MAJELLETTA
Nel cuore dell'Abruzzo, una regione celebrata per i suoi paesaggi aspri e il suo ricco patrimonio culturale, la cucina è un riflesso della terra stessa: sostanziosa, saporita e profondamente radicata nella tradizione. E a "La Majelletta" questo patrimonio culinario rivive in ogni piatto servito.
Il menu è una lettera d'amore all'eredità gastronomica dell'Abruzzo. Si inizia con del formaggio arrosto da volerne altri cento ma il bello arriva insieme alle "pallotte cacio e ova", deliziose “pallotte”, appunto, di formaggio e uova che sembrano racchiudere l'essenza del benessere. Con un esterno ricoperto di sugo di pomodoro che lascia il posto a un centro morbido , al punto di sembrare pan di spagna, ogni boccone porta con sé i sussurri delle generazioni passate, dove l'intraprendenza e la necessità hanno fatto nascere piatti straordinari da ingredienti umili. Bocconi di nostalgia.
Tra i primi spiccano gli anellini alla pecorara, un piatto che rende omaggio alle radici pastorali della regione. Anelli di pasta, ricoperti da una ricca salsa a base di formaggio di pecora e verdure saltate che trasportano le papille gustative nei prati soleggiati dove un tempo i pastori accudivano le loro greggi. I sapori sono robusti come l'aria di montagna, come se l'essenza delle dolci colline abruzzesi e dei campi estesi fosse stata distillata in un unico piatto. E poi ancora tagliatelle salsiccia e funghi e cannelloni magistrali, tanto da sembrare, se si chiudessero gli occhi, di essere a pranzo dalla nonna in una domenica d’inverno.
Ma al di là della maestria culinaria, "La Majelletta" offre un'esperienza che va oltre il palato in cui anche l'ambiente è un omaggio all'ambiente circostante. Grandi finestre incorniciano ampie vedute di cime che toccano il cielo e un romantico porticato ripara dall’afa estiva.
L’arredamento rustico sembra fare da eco all'autenticità della cucina. Ogni piatto è una storia, una narrazione intessuta con fili di eredità, una spruzzata di tradizione e un pizzico di rispetto per la terra. All'ultimo boccone, i sapori rimangono inalterati, come il ricordo di una perfetta giornata di montagna. Il pranzo a "La Majelletta" non è solo un pasto; è un'odissea nel tempo e nel gusto, un'esplorazione dell'anima culinaria abruzzese e un richiamo al fatto che le montagne non sono solo bellezza, ma anche nutrimento per il corpo e lo spirito.
Articolo a cura di Alessandro Becattini