GUIDE STELLARI EP.13 - TRATTORIA DA MARIA (FANO)
“Ciao! potete richiamare domani perché danno maltempo e le barche non usciranno e se non escono i pescherecci non possiamo aprire”
In questa risposta al telefono, pronunciata dalla gentile voce di una signora, c’è tutto quello che stiamo per raccontare. Dall’altro lato del telefono infatti c’è Domenica Tamati, la figlia di Maria dell’omonima Trattoria Da Maria. Siamo a Fano, città dalla tradizione marinara millenaria e dalla grande fama in materia gastronomica. L’insegna fuori il locale recita "Bar Trattoria — Pesce Fresco" e queste ultime due parole sono tutto fuorché usate a caso: se i pescherecci escono all’alba e quindi c’è il pesce fresco si apre, altrimenti Maria e Domenica non aprono proprio.
Per loro il pesce è una cosa seria, di famiglia, di sangue e come tutte le cose serie che si rispettino non si scende a compromessi. Come ogni cucina di casa che si rispetti si tratta di una cucina che affonda le proprie radici nella cucina povera, intesa soltanto in senso lato, con una predilezione particolare per il cosiddetto “pesce dimenticato” ossia il pesce azzurro, che da queste parti è religione. Da Maria, come nelle case dei pescatori dove è nata la tradizione, si cucinano solo pesci pescati il giorno stesso e che arrivano in trattoria ancora vivi, si cucina come a casa, ingredienti e strumentazioni minime: una pentola di coccio, pesce o carne, qualche verdura e aroma e poi il dolce calore delle braci. Niente fritture né soffritti. Pesce in purezza. Così è possibile trovare polenta con vongole, murici o lumachine di mare in bianco e i due piatti immancabili della tradizione di queste zone: il bollito di pesce (da urlo) e il brodetto, che lungo la costa adriatica assume tante sfumature e ricette diverse e che ovviamente qui si fa alla Fanese.
La sensazione che si ha dentro questo locale, autentica gemma nascosta della zona, è quella di una cucina di casa, di un pranzo dalla nonna, di sapori antichi e cucine scevre da qualsiasi sovrastruttura e come tali, sono probabilmente l’essenza primaria della cucina stessa. Grazie Maria e Domenica per la vostra onestà gastronomica difficile da dimenticare.