Guide Stellari nasce così: rotolando in su e in giù per lo stivale, in casa Spacedelicious, è sorta l’esigenza di raccontare le destinazioni che più si avvicinano al sogno, all’esperienza ultra.. sensoriale, e raccoglierli in una selezione per l’appunto “Stellare”.
È come Cascina Lago Scuro: un posto di cui Carmelo Bene andrebbe fiero in quanto vanta la capacità di non essere, di non essere un sacco di cose.
Dimora fissa del “fanciullino” nascosto in ognuno di noi, teatro di magia respirata e assaporata, di famiglia nel più alto senso del termine.

Parlando con Luca ad esempio (proprietario della cascina insieme a suo padre Fabio) abbiamo scoperto senza meraviglia che i figli a scuola non ci vogliono andare e il perchè si capisce bene. Non sono capricci, è che da Cascina si fa fatica ad uscire per tornare nel mondo reale.

Cascina ti accarezza, ti coccola tra soffitti affrescati e stufe del ‘700, tra saloni e corridoi, corti e giardini; in un’armonia totalizzante che avvolge ogni portata che esce dalla cucina, o dal giardino, o dalle vecchie stalle.. perchè sì, qui si mangia e si cucina da tutte le parti, qui ogni volta è diversa dalla precedente: una torta di rose e lardo, pizze e pagnotte appena sfornate, i formaggi di Nonno Fabio, il Risotto alla milanese col midollo e ovviamente tutte le meraviglie dell'orto.

Ma questa è soltanto la cornice, perchè il vero quadro è composto dalle persone che quotidianamente vivono e hanno reso la cascina quella sorta di dimensione parallela che forse invano cerchiamo di raccontare.
È vero, abbiamo inzuppato il cuore di vino e sugo in molti angoli della tenuta molte volte, eppure resta un posto ancora da scoprire, un sogno da cui non ci si può svegliare soprattutto aprendo gli occhi (e la bocca).
E dunque, quanto vale un’isola felice di fronte all’isola che non c’è ?